domenica 12 gennaio 2014

Soffermarsi

Giunge un momento in cui alzi gli occhi, durante quella marcia quotidiana che ti porta al lavoro, nello stesso tragitto, guardando quei visi su un quasiasi tram o altro mezzo che divengono familiari; il signore anziano, impeccabile nel suo cappotto e i capelli impomatati, la signora cinese con la figlia piccola che urla, la signora pugliese che ti racconta cosa vuole il genero a pranzo e via dicendo.
Li guardi bene, mentre il traffico di Milano grida la propria sete di vendetta, una sorta di resa dei conti che inizia con una luce verde del semaforo
Scorri con il dito sulla tua playlist di Spotify cercando delle note che possano allontanarti, per qualche minuto, da quella guerra, mentre sorridi internamente quando una chitarra violenta esplode nel tuo cervello, contraddicendo quella cravatta e quell'aspetto rassicurante che al mondo presenti...
Scendi dal tram e guardi davanti a te, quei metri che ti separano da quel grattacielo, mentre la chitarra scema e un jazz più pacato placano la tua sete di ribellione...
In quel momento, quando alzi gli occhi, scopri una cosa, perchè ora hai l'età e la maturità per poter davvero pensare a questo...che è un'inganno, è tutto un inganno, un'artificio. Questa città, queste corse, questi affanni, pensieri ci stanno ingannando...quindi, come una sorta di prestigiatore, è ora di imparare l'arte della magia più difficile della vita, ovvero scovare sempre quella perla di felicità che devi serbare in una tasca del cuore per sfregarla in questi momenti...la prendo tra le mani e la uso, e magari un giorno io e mia moglie la useremo qui, o in un'altra nazione che ci aiuterà a renderla ancor più grande...perchè devi sempre considerare che essa deve essere cullata e accudita...la tua felicità e quella di chi stà accanto a te e' il bene da difendere più prezioso.

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